di Lorenzo Parolin[L8/915]
A causa della democrazia, fondata sulla maggioranza, gli asini hanno preso il sopravvento sui cavalli, e a dispetto impostano le società, le aziende, le associazioni, le chiese ecc. con la loro pochezza , che pure a loro sembra compiutezza, pienezza. Non si accorgono o non vogliono ammettere di mancare di lungimiranza, e di visione panoramica (d’insieme). Quando guardo me stesso e chi mi sta attorno, e riconosco la pochezza generale, capisco quanto grande sia il demonio: riesce a far credere a tutti di essere dei fenomeni, mentre sono delle schiappe. Il problema non sta nell’essere piccoli, ignoranti, deboli e insufficienti: lo siamo tutti , ma nel credere di essere grandi, sapienti, forti e bastanti a noi stessi. Nulla di nuovo: quelle a cui assistiamo sono le moderne edizioni dell’Antico Peccato di superbia. E i danni sono sotto i nostri occhi. Sapendo che ciascuno di noi vede gli altri come dei buoni a nulla e dei cattivi, è probabile che siamo tutti buoni a nulla e cattivi . Intelligenza vorrebbe l’unione delle forze e l’accettazione dei limiti altrui, invece prevale la divisione e la competizione. I cavalli, tuttavia, anche se umiliati, non strappano, anzi, fanno del loro meglio per cucire, ben sapendo che il coltello per il manico ce l’ha saldamente in mano il Supremo.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/915]